Gli Stati Uniti dopo più di 20 mesi riprendono la testa della classifica dei 500 computer più potenti al mondo.

Il nuovo ‘bestione’ è formato da 96 armadi (rack) pieni zeppi di processori ed è ospitato al laboratorio del dipartimento di energia del  Lawrence Livermore  in California.

La velocità di calcolo di questo supercomputer arriva all’impressionante cifra di 16,32 petaflops.

Un petaflop equivale a un quadrilione di operazioni a virgola mobile al secondo: una potenza di calcolo equivalente a quella di 35000 personal computer messi assieme

Il costruttore di questo sistema è IBM che ha usato il suo sistema Blue Gene/Q per mettere assieme questa enorme potenza di calcolo.

Pensate che il sistema complessivamente ospita 1572864 cores (processori) e consuma ‘solo’ 7890 kW.
La ram? Beh ne ha 1.6 PetaByte!

Il sistema che fa girare il tutto è basato su Linux.

Per capire quanto sia elevata la potenza di calcolo basti pensare che  per eguagliare 1 ora di lavoro del super computer sarebbe necessario che ogni abitante della terra lavorasse su una calcolatrice per 320 anni.

Un’altro sistema basato sulla stessa architettura IBM Blue Gene è ospitato in Italia presso il Cineca facendo entrare (7° posto) per la prima volta la nostra nazione nella top 10 dei supercomputer più veloce.

Maggiori informazioni su Sequoia le trovate qui

La classifica dei supercomputer più potenti al mondo la trovate qui

1 commento